La vegetazione del parco

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Giardino entrata

LA VILLA

La vegetazione del parco

Il parco è un susseguirsi e un rincorrersi di rigogliosa vegetazione. Le specie di piante appartenenti alle Gymnospermae (l’albero dei 40 scudi, alcuni gruppi di cedri, alcuni tipi di pino, il cipresso, il tasso ecc.) sono 15, mentre quelle che appartengono alle Angiospermae, (alcuni tipi di pioppi, il salice, l’ontano, la farnia, il nocciolo, il faggio, il gelso, il ciliegio, l’albero di Giuda, la robinia, l’acero e molti altri) sono 51.

Il bosco, che riveste diffusamente gran parte del parco, è inoltre ricco di piante autoctone (originarie della zona) quali carpini, olmi, aceri, salici e pioppi. Purtroppo dell’impianto originario del parco rimangono pochi esemplari. Tra questi, però, ve ne sono alcuni di grande importanza per rarità botanica e/o dimensione:

  • lo splendido librocedro (Librocedrus decurrens) situato di fronte alla villa. Si tratta di una specie di albero originario dalle montagne dell’Oregon e della California che venne introdotto in Europa solo nel 1853. La data prova che l’esemplare qui collocato è sicuramente uno dei più vetusti che si annoveri nella penisola italiana.
  • la sofora (Sophora japonica) collocata sul parterre in riva la fiume. Questa specie è stata introdotta in Europa nel 1747 e, nel 1812, in Veneto. La varietà più comune è la “pendula”, caratterizzata da rami contorti e pendenti.
  • vari esemplari di fotinia (Photinia serrulata); pianta che, nei giardini del secolo scorso, era considerata una autentica rarità essendo stata introdotta in Europa solo nel 1802 e in Veneto nel 1842.
  • alcuni notevoli esemplari di ginepro della Virginia (Juniperus virginiana) e di pino nepalese (Pinus wallichiana) che sono la testimonianza degli esperimenti, condotti nella nostra regione già dall’inizio del secolo, di introdurre specie forestali esotiche.